Και μάλλον Έλληνες καλείσθαι...

"Και μάλλον Έλληνες καλείσθαι τους της παιδεύσεως της ημετέρας ή τους της κοινής φύσεως μετέχοντας" ΙΣΟΚΡΑΤΗΣ

(“Siano chiamati Elleni gli uomini che partecipano della nostra tradizione culturale più di quelli che condividono l'origine comune” ISOCRATE)

17 settembre 2015

L'Altro Uomo e la sua Cucina

K. è greco e per ventisei anni ha lavorato in una multinazionale.
Intorno al 2009 la Grecia è agli inizi della sua crisi economica, e K. si ritrova d’improvviso disoccupato. Cerca lavoro, ma è molto difficile per un ultra quarantacinquenne, trovare un’occupazione.
K. passa dei momenti difficili: è costretto a tornare a vivere con sua madre e per mesi si chiude in casa e in sé stesso.
In un giorno d’inverno, ormai è un anno mezzo che K. è alla vana ricerca di lavoro, vede, in un mercato rionale ateniese, dei ragazzini che si contendono la frutta e la verdura marcia lasciata nei cassonetti. L’immagine lo scuote, come è mai possibile che accada anche questo?
Torna a casa, prepara qualche toast e torna in strada a cercare quei ragazzini. Non li trova in un primo momento, poi quando li rintraccia, si vergogna un po’ ad avvicinarli e offrire loro il suo cibo. Allora, si siede su un gradino per strada, scarta il primo toast e inizia a mangiarlo. Senza volerlo, attira l’attenzione dei ragazzi, ognuno vince la reciproca iniziale diffidenza e si ritrovano a gustare tutti insieme quello snack.
Dal quel giorno, K. comprende il potere che il cibo ha nell’accomunarci, nell’avvicinarci l’un l’altro, al di là della nostra età, della provenienza e dello stato sociale.

Nel dicembre 2011 K. decide di diventare un Altro Uomo, un uomo diverso (O Allos Anthropos, Ο Άλλος Άνθρωπος) e, con l’aiuto di alcuni amici, inizia a preparare i suoi pasti per tutti, nelle strade di Atene.

O Allos Anthropos - Cucina Sociale



O Allos Anthropos è Konstandinos Polixronòpoulos, persona carismatica ed energica.
Dal 2011 cucina, ogni giorno, con l’aiuto di amici e di sconosciuti volontari, centinaia di pasti, destinati in primo luogo a chi ne ha bisogno, ma in realtà da condividere con chiunque.

Konstandinos Polixronòpoulo
Konstandinos sottolinea che O Allos Anthropos non fa un’attività di elemosina e non è neanche una mensa, è un quotidiano atto di solidarietà.

Il 16 settembre ero anche io in una delle tante piazze frequentate da O Allos Anthropos, per contribuire in qualche modo. Eravamo in molti, e tutti desiderosi di metterci all’opera.
Kostas gridava: “Oggi mangiamo pasta al sugo di pollo. Cuciniamo tutti insieme, ma soprattutto, mangiamo tutti insieme! Perché siamo tutti uguali e di cibo ce n’è per tutti!”.
Così ho condiviso il mio gustoso pasto dal sapore ecumenico, insieme a greci, a famiglie afghane, a curiosi lì di passaggio, a ricercatori di antropologia socio-umanitaria-internazionale e chi più ne ha più ne metta e con… no, con i giornalisti no, loro hanno fatto solo interviste e riprese, e poi sono andati via.
O Allos Anthropos a plateia Viktorias, Atene

L’atmosfera in plateìa Viktorias, proprio lì dove il giorno prima la polizia aveva dovuto cacciare delle famiglie di afghani, è stata, da mezzogiorno alle tre del pomeriggio, un’atmosfera di festa e di serenità.
Si è trattato solo di un pasto, forse, eppure il sentimento che mi ha lasciato è di fiducia e di speranza.


O Allos Anthropos a plateia Viktorias, Atene
Sì, perché ieri in piazza eravamo in tanti e c’erano ancora bambini, ragazzi, intere famiglie in viaggio dall’Afghanistan verso una destinazione più sicura, sul loro volto, segnato dalla stanchezza e dall’incertezza, regnava, comunque, il sorriso e un portamento di grande dignità.
Ieri in piazza Viktorias, anche i casuali passanti si sono soffermati a chiedere con curiosità cosa stesse avvenendo, e molti di loro hanno deciso di abbandonare gli impegni presi per partecipare alla preparazione del desco, contribuendo con bibite, cibo e manodopera.

C’è ancora tanto da dire su Konstandinos Polixronòpoulos, per esempio: che la sua idea si è diffusa rapidamente in varie località della Grecia, dando vita a numerosi gruppi di O Allos Anthropos; che la sua cucina sociale è una cucina socievole e socializzante, aperta a tutti, senza distinzioni di sorta, perché siamo tutti migranti, poveri, pensionati, disoccupati, senzatetto, siamo tutti esseri umani e tali dovremmo restare.

La fama di Kostas è cresciuta in questi anni, eppure quest’uomo rimane schietto, affabile e con i piedi per terra. L’11 settembre, ad esempio, ha ricevuto per il suo operato il Premio di Cittadino Europeo dell'anno (istituito nel 2009 dal Parlamento europeo), ma lui lo ha rifiutato categoricamente, dichiarando che non può accettare alcun premio da un’Europa che impone politiche di austerità che conducono il popolo alla disperazione.

O Allos Anthropos a Mitilene

Se capitate ad Atene, cercate O Allos Anthropos (O Άλλος Άνθρωπος) e partecipate, contribuite, come e quanto potete. È possibile aiutare anche a distanza, con un click qui pagina capirete come (la pagina è tradotta in più lingue).

Inoltre, sul blog di O Allos Anthropos, trovarete le date degli incontri e gli aggiornamenti. Le pagine sono in greco ma alcune sono tradotte in inglese e in italiano. Potete, in tal caso, lasciarvi aiutare dal mirabolante operato del traduttore di google.

Καλή μας όρεξη!

Buon appetito a tutti noi!



Foto presa da www.lifo.gr




Fonti:
Lifo.gr 




2 commenti:

  1. mi piace moltissimo questa iniziativa, uno "spezzare il pane" laico che avvicina e condivide solidarietà :)

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