Continuo ad appassionarmi al viaggio nelle parole in musica di Thanasis Papakonstantinou, e oggi vi porto su...
Andromeda
Vai, nel centro infuocato della terra
due uccelli si baciano tra i rami
cola lava, lava dai loro baci
e dai loro corpi cadono piume di pietra.
Vai, lì lontano, lontano su Andromeda,
bevono lo tsipuro e mangiano sardine.
Certe creature belle, belle e curiose,
sono tanto sole e cercano compagnia.
Vai, lì in cima alla brulla Meluna,
è spuntato, è spuntato un papavero
che ha la bocca, ha la bocca e morde,
e ripete sempre che non lo farà più.
Lì in fondo, in fondo alle mie viscere,
qualcosa accade, accade mia signora,
mille cavalli si aggirano alla cieca,
in cerca di un’uscita mi sconquassano.
Qui vicino a due metri di profondità,
hanno imprigionato, pare, la passione,
gettano la terra che coprono di fiori
e credono così di potersi liberare.
Di Thanasis Papakonstantinou
dal suo secondo album:
"Στην Ανδρομέδα και στη γη" (Su Andromeda e sulla terra)
Lyra, 1995.
Traduzione di Viviana Sebastio
La pubblicazione delle traduzioni – ©Viviana Sebastio – dei brani di Thanasis Papakonstantinou avviene dietro il consenso dell'autore stesso.
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