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Settembre di Ghiannis Tsarouchis [1910-1989] |
Secondo un’antica usanza di origine bizantina – nata da esigenze amministrative – il 31 agosto segna l’inizio di un nuovo anno.
Tutt’oggi, in alcune località greche, questo giorno è chiamato κλειδοχρονιά (klidochronià), parola formata dal verbo κλειδώνω (klidono) “chiudere” e dal sostantivo χρονιά (chronià) “anno”. Il klidochronià cede il passo all’αρχιχρονιά (archichronià) – αρχίζω (archìzo) “iniziare” – dunque al 1° Settembre, l’inizio del nuovo anno.
Nella notte del 31 agosto, molte antiche usanze legate alla tradizione del κλειδοχρονιά si rigenereranno. Una delle più suggestive è quella praticata a Kos.
A quanto pare, la sera del 31, gli isolani pongono sotto la luce stellare un grande cocomero ricco di semi, una rosa, uno spicchio di aglio, una mela cotogna, una foglia di platano e un grappolo d'uva.
Prima che sorga il sole, le donne e i bambini scendono in spiaggia per immergere in mare gli elementi “stellarizzati” durante la notte, per immergerli nelle acque salmastre. Poi, si bagnano il viso e raccolgono l’acqua di quaranta onde, insieme a quaranta ciottoli.
Lungo la strada verso casa, si fermano al grande platano per abbracciarne il fusto, fonte di forza e di longevità.
Infine, le donne ripongono i “nuovi” frutti sull’iconostasi, come augurio di abbondanza per il nuovo anno.
I quaranta ciottoli finiscono in parte nei bauli, affinché i topi non mangino i vestiti, qualcun altro nelle tasche «ché porta bene», e altri sono posti ai quatto angoli della casa o sparpagliati nel cortile. L’acqua delle quaranta onde servono, invece, a irrorare la casa per proteggerla dalle malelingue.
Buona fine e buon inizio!
Vi propongo l'ascolto di uno dei tanti brani dedicati a Settembre: "Un piccolo dolce vecchio Settembre" per la voce di Pantelís Thalassinòs e i versi di Ilias Katsoulis.
"Un piccolo Settembre piange
perché non vuole andare a scuola,
vuole ancora giocare con le stelle,
prima che arrivino pioggia e nuvole nei suoi pensieri...
Dolce Settembre stilla miele,
giovane e gagliardo vendemmia l’uva,
fremano le ragazze davanti al suo sguardo,
da Sud soffiano Levante e Zefiro...
Vecchio Settembre, amico inseparabile,
più passano gli anni più si fa irriconoscibile.
Il rosso incrina le melegrane,
le foglie ingiallite cadono nel giardino del cuore.
La notte cresce e nella luce distende le sue reti..."
Αγαπητή Viviana
RispondiEliminaμπαίνω στον πειρασμό να στείλω ένα ακόμη τραγουδάκι
https://www.youtube.com/watch?v=R1IttuQHrmM
buon mese
Syrmo Michail
Σ' ευχαριστώ πάρα πολύ, Σύρμω!
EliminaΚαλό σου μήνα!