Και μάλλον Έλληνες καλείσθαι...

"Και μάλλον Έλληνες καλείσθαι τους της παιδεύσεως της ημετέρας ή τους της κοινής φύσεως μετέχοντας" ΙΣΟΚΡΑΤΗΣ

(“Siano chiamati Elleni gli uomini che partecipano della nostra tradizione culturale più di quelli che condividono l'origine comune” ISOCRATE)

4 dicembre 2020

I doni della musica greca - Thanasis Papakonstantinou


Conoscete Thanasis Papakonstantinou?


È un prolifico musicista, compositore, cantante e poeta greco, la sua musica, impregnata di tradizione e di rock, da decenni accompagna la vita di greci di varie generazioni.

I suoi concerti sono sempre affollatissimi e il suo pubblico è davvero eterogeneo: giovani, maturi, rockettari, melodici, scalmanati e meditativi, siamo tutti lì a intonare a squarciagola i suoi brani, nel sogno che quella sua esibizione non finisca mai. 

Thanasis, dal carattere schivo e generoso, sul palco non si risparmia mai, come pure i suoi musicisti, tanto che i suoi concerti possono durare anche più di due ore! 


Il suo canto ha uno stile narrativo e i suoi testi poetici si nutrono anche di storie provenienti dalla tradizione popolare greca, custodendo parole antiche, rare, con radici lontane.



Vi racconto un aneddoto che, tra le righe, narra anche come nascono le sue canzoni.

Thanasis era andato a trovare i suoi genitori che non vedeva da diverso tempo e invece di ricevere la solita calorosa accoglienza, ottenne soltanto un secco “ciao”. I due cari erano, infatti, completamente rapiti dalla visione di una soap opera*, molto in voga in quel periodo.

Thanasis sconfortato da quel comportamento, ebbe un’ulteriore conferma dell’effetto estraniante che la TV sortisce sulle persone. 

Sedutosi da un canto, immaginò che il vento dei monti scendesse a valle per portare con sé pietrisco, spine e, passando sotto la porta, per trascinare via tutto il resto.


A quel vento Thanasis Papakonstantinou darà il nome di "Πεχλιβάνης(si pronuncia "pechlivanis"):





Guerriero**


Arriverà, una notte, da lontano

vento Guerriero

non riuscirai a dormire,

quando lo respirerai.

Avrà il timo tra i capelli, 

due crani per orecchini,

e nella bocca farà roteare

ciottoli eloquenti.


Scenderà come un re,

scenderà come un lupo, 

a dare colore e vita

al giardino della solitudine.

Piccole api ruoteranno

intorno alle poltrone

e l’acqua cristallina

scorrerà dal televisore


Vento sii vendicatore, 

sii giocoso

e se la mia anima si annoierà 

vieni e prenditela, 

così che dall’alto veda

l’indolenza del mondo,

così che sia dimenticata 

come la neve, 

di un anno fa, sui monti.




*La soap opera in questione è Yo amo a Paquita Gallego, citata nel dialogo che introduce la canzone.

**"Πεχλιβάνης" è un termine desueto, di origine persiana, arrivato alla lingua greca passando dalla turca. Πεχλιβάνης è il lottatore e, per estensione, anche la persona coraggiosa e audace. Qui è tradotto con la parola “Guerriero” perché la sento più vicina al significato complessivo dell’originale e anche per una questione di sonorità. 


La pubblicazione della traduzione – © Viviana Sebastio – di Πεχλιβάνης è avvenuta con il consenso di Thanasis Papakonstantinou stesso.




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