Και μάλλον Έλληνες καλείσθαι...

"Και μάλλον Έλληνες καλείσθαι τους της παιδεύσεως της ημετέρας ή τους της κοινής φύσεως μετέχοντας" ΙΣΟΚΡΑΤΗΣ

(“Siano chiamati Elleni gli uomini che partecipano della nostra tradizione culturale più di quelli che condividono l'origine comune” ISOCRATE)

29 ottobre 2020

Zorba il greco

Un maestro zen a Creta

di  Paolo Lagazzi


Tra i frutti del lungo, appassionante lavoro di Nicola Crocetti per portare a conoscenza degli italiani la letteratura greca moderna e contemporanea, uno dei più rilevanti è senza dubbio la recente traduzione dal greco - la prima nella nostra nazione - del romanzo del cretese Nikos Kazantzakis Vita e imprese di Alexis Zorbàs. Questo è il titolo originale del libro apparso ad Atene nel 1946, ma Crocetti ha accettato la consuetudine d’intitolarlo come il celebre film (con Anthony Quinn, Alan Bates e Irene Papas) che Cacoyannis ne ricavò nel 1964, Zorba il greco. Lavorando su un altro fronte, Crocetti si sta anche cimentando con l'impresa di tradurre l'immensa Odissea di Kazantzakis, un poema vasto e complesso come un oceano, del quale possiamo già leggere alcuni superbi, meravigliosi passaggi nel "Meridiano" Mondadori dei poeti greci del Novecento curato dallo stesso Crocetti con Filippomaria Pontani. Sia dal romanzo che da questi brani del poema (senza dimenticare altri testi da tempo tradotti in italiano, in particolare quello da cui Martin Scorsese trasse uno dei suoi film più scabrosi, coraggiosi e intensi, L'ultima tentazione di Cristo), Kazantzakis emerge come uno scrittore di assoluta grandezza, forse il maggiore nel Novecento di lingua greca insieme a Kavafis, Kariotakis e Ritsos. Credo che solo il tempo potrà rendere giustizia all'eccezionalità della sua opera, anche se da più di mezzo secolo riflessi di essa balenano a intermittenza tra gli scenari della critica internazionale (nel 1957, poco prima della sua morte, Kazantzakis perse per un solo voto il premio Nobel, assegnato ad Albert Camus).

la locandina italiana del film diretto da Cacoyannis